È interessante notare che i denti del giudizio “erompono” tardi (in età adulta) e che nella preistoria, quando la vita era molto breve e la masticazione dei cibi crudi e duri portava a grandi usure dentali, questi sostituivano i molari definitivi ormai consumati e, collocandosi al loro posto, consentivano di masticare ancora per qualche anno.
Oggi che la vita è lunga e la masticazione non così traumatica, i “denti del giudizio” non trovano spazio, erompono dietro ai molari in posizioni difficili (non al loro posto!) e spesso sono causa di problemi.
Si verificano così mal posizioni meglio definite col termine di “disodontiasi” che condizionano infiammazioni e infezioni ricorrenti con sintomatologia a volte anche acuta e problematiche a carico dei denti adiacenti.
A questo punto l’unica indicazione terapeutica è quella dell’estrazione.
L'estrazione può essere semplice o difficile (soprattutto nell'arcata inferiore) e di solito è meglio studiare il caso con un esame TAC da aggiungere alla normale radiografia. L'anestesia può essere locale o regionale e può essere supportata dalla sedazione o dalla anestesia generale. Se si programmano le estrazioni di tutti i denti del giudizio è meglio eseguirle in un'unica seduta in modo da concentrare l'eventuale disagio postoperatorio in un unico periodo.
Richiedi una visita per sapere qual è la situazione dei tuoi denti del giudizio e di quelli dei tuoi figli, se c'è indicazione all'estrazione, che tipo di estrazione si prospetta, quali sono i rischi di non estrarli.