La malattia parodontale
La malattia parodontale o piorrea è certamente il nemico numero 1 per la bocca di tutti gli adulti.
Il dente è formato da una corona e da una radice.
La corona è la parte visibile del dente, ed è ricoperta di smalto molto robusto; la radice, unica o doppia o tripla, è ancorata all’osso attraverso innumerevoli fibre connettivali che prendono il nome di legamento periodontale.
La gengiva ricopre l’osso e, in prossimità del colletto del dente, si attacca alla radice.
Se il dentista (senza provocare alcun dolore) introduce una sonda smussa millimetrata fra la radice e la gengiva misura un solco fisiologico che varia da 1 a 3 millimetri.
Questa intercapedine è normale ed è facilmente detergibile con lo spazzolino.
Le cose cambiano però se patina e tartaro si accumulano in questa zona (colletto). I germi che sono normali ospiti del cavo orale riescono a trovare un supporto per stazionare stabilmente a contatto della gengiva e della radice nella zona dell’attacco parodontale.
In presenza di questi agenti ostili la gengiva reagisce con una risposta infiammatoria caratterizzata da gonfiore, rossore, dolenzia e sanguinamento.
In genere non sono sintomi gravi e il paziente si abitua a questa situazione.
E’ lo stadio della gengivite superficiale che regredisce facilmente se si rimuove la patina e il tartaro con una buona pulizia professionale.
Ma se patina e tartaro rimangono lì cosa succede???
… presto o tardi la gengiva cede e l’attacco parodontale migra verso l’apice del dente. Se a questo punto introduciamo una sonda millimetrata nel solco gengivale misuriamo una tasca parodontale di 5 e più millimetri. I germi hanno sfondato le difese parodontali: è l’inizio della malattia parodontale o piorrea.
A questo punto se si procede ad una attenta pulizia professionale si tolgono la patina, il tartaro e l’infiammazione superficiale ma la lesione profonda (tasca) rimane. Bisogna intervenire!
Richiedi una visita per sapere se esiste un problema o un rischio parodontale, quali sono le vie terapeutiche da percorrere, quali i tempi e i costi, quali le alternative ma soprattutto cosa succede se non si interviene.